La natura non è un posto da visitare. È casa nostra.
Gary Snyder
Il popolo nipponico è da sempre legato indissolubilmente alla Natura, tanto che la parola giapponese usata per indicarla è Shizen, che vuol dire “essere così come si è da se stessi”.
Shizen sta a significare che la natura si produce da se stessa (non da Dio come in Occidente) in un processo completamente autoctono, autoreferenziale ed endogeno. Nessuna forza esterna, né l’uomo né altre entità la producono e ne permettono lo sviluppo.
“La concezione della natura in Giappone” – Aldo Tollini
Negli anni ottanta in Giappone è nata una vera a propria pratica, una terapia green denominata “Shinrin-Yoku” (森林浴 letteralmente “bagno nella foresta”).
Una Via dello stare bene il cui principale giovamento è un aumento significativo della risposta immunitaria del proprio corpo e del benessere psicologico.
Benefici psicofisici
Così come riportato dal sito italiano Bagno nella foresta, tra il 2004 e il 2012, funzionari giapponesi hanno speso circa 4 milioni di dollari studiando gli effetti fisiologici e psicologici del bagno nella foresta.
Qing Li, professore alla Nippon Medical School di Tokyo, ha scoperto che la terapia forestale ha un effetto stimolante sull’attività delle cellule immunitarie Natural Killer. Gli studi hanno rivelato come gli olii essenziali del legno degli alberi (i fitoncidi) prodotti per proteggersi da patogeni e insetti, siano in grado di apportare incredibili benefici al nostro corpo.
Un’ennesima conferma a quanto già postulato e confermato empiricamente da secoli, ovvero che al contatto della natura (così come per il Grounding) il corpo umano risponde livellando e migliorando tutta una serie di parametri fisiologici, tra cui frequenza cardiaca, pressione sanguigna e cortisolo (ormone legato allo stresso).
Come e dove praticarlo
Ogni albero, producendo fitoncidi specifici per la propria essenza, assicura un beneficio diverso. Particolarmente indicate per la pratica dello Shinrin-Yoku sono le foreste di latifoglie, e più nello specifico quelle di faggi, lecci e querce.
Bastano poche ore di immersione nella natura per goderne degli effetti benefici, ma la vera e propria pratica consiste nel restare per due-tre giorni nella foresta così da far perdurare i vantaggi per oltre un mese dal ritorno a casa.
Mindfulness e Natura
Alle lente passeggiate della durata di un paio di ore, fatte connettendo tutti e cinque i sensi alla Natura, si alternano sedute di meditazione tipiche del Buddhismo Zen e dello Yoga.
Ciò porta ad una disintossicazione dai veleni – mentali e fisici – che ogni giorno assumiamo. Un vero e proprio reset quindi, capace di farci ritrovare un rapporto armonico con la Natura, sfruttandone al contempo i suoi poteri terapeutici.
Sul sito www.bagnonellaforesta.com troverete tantissimi articoli utili corredati da approfondimenti scientifici, oltre a diverse risorse gratuitamente scaricabili sul come e dove fare Shinrin-Yoku.