Lo ammetto, sono sempre stato un buon lettore. Sin da piccolo amavo leggere tutto ciò che mi capitava a tiro, del semplice pezzettino di carta ai libri che mi ritrovavo in casa. Andando alle superiori ho avuto la fortuna di avere un insegnante particolarmente illuminato che mi ha fatto appassionare alla lettura ancor di più, spingendomi a leggere testi di qualsiasi genere senza fossilizzarmi su uno in particolare.
Ovviamente negli anni ho sviluppato le mie preferenze, sia in termini di genere che di autori, anche se – per mio limite – rifuggo tutti quei libri che definisco come “guide alla felicità e al benessere”; la vita è spesso sin troppo complessa e ricca di sfumature per essere risolta con due regolette e tre consigli standard.
Così, quando mi hanno regalato “La grande via. Alimentazione, movimento, meditazione per una lunga vita felice, sana e creativa” scritto a quattro mani da Franco Berrino e Luigi Fontana (Mondadori, 2017, pp. 348, € 13,30) l’ho etichettato a modo mio e l’ho tenuto da parte per non so quanto tempo. In seguito, vuoi un po’ per non fare brutta figura con chi me lo aveva regalato, vuoi per dargli giusto una sbirciatina, ho iniziato a sfogliarlo per poi leggerlo con sempre maggiore interesse, pentendomi di non averlo fatto prima.
Le tre vie
Più che il benessere, il focus del saggio è la consapevolezza alla quale dovremmo tendere per vivere liberi da abitudini malsane, che incidono sempre più negativamente sulla nostra vita e la sua qualità. Tre sono i fattori cardine che, in relazione tra loro, hanno il potere di migliorare o peggiorare lo stile di vita, la longevità e la prevenzione delle malattie croniche, ovvero: l’alimentazione, l’esercizio fisico, e la meditazione.
Le cause della maggior parte delle malattie croniche si nascondono nella nostra vita quotidiana. In tutto il mondo le istituzioni scientifiche e sanitarie sono purtroppo chiamate a rispondere a leggi di mercato che hanno interesse a mantenerci in vita ma non in salute: non possiamo, per ora, contare su di loro per ridurre il rischio di ammalarci. Ci sono d’altra parte sempre più prove scientifiche che indicano come opportune scelte nutrizionali e di esercizio fisico, associate a tecniche di training cognitivo, di respirazione e di meditazione, siano essenziali per rallentare i processi d’invecchiamento, favorire una longevità in salute, prevenire le malattie croniche tipiche della nostra era o facilitarne la guarigione.
Franco Berrino – Luigi Fontata
Una visione olistica dell’individuo che, seguendo queste tre grandi vie, ha la possibilità di migliorare la propria qualità di vita, slegandosi al contempo da quelle cattive abitudini che lo hanno reso un mero consumatore che peggiora di volta in volta la sua stessa esistenza.
Mens sana in corpore sano 2.0
Pur essendo scritto basandosi su ricerche clinico-scientifiche, il libro risulta di facilissima comprensione, è chiaro e scorrevole, ed ognuno nel leggerlo può comprendere davvero il rapporto tra cibo – movimento – meditazione, giungendo così ad una più alta consapevolezza di sé e del proprio corpo in una nuova declinazione del mens sana in corpore sano. Non mancano tutti i riferimenti bibliografici di rimando a tutte le tesi enunciate, cosa questa che ho trovato utilissima per poter approfondire ulteriormente i capitoli più interessanti.
Il libro ha riscosso un tale successo che la grande via è diventata, per volontà di Franco Berrino ed Enrica Bortolazzi, un’associazione fondata allo scopo di favorire iniziative volte a promuovere la salute, il benessere e la longevità, prevenire le malattie croniche e il veloce invecchiamento dell’organismo e aiutare a ristabilire lo stato di salute nelle persone che sono state colpite da patologie croniche associate a scorretti stili di vita.
Tra le tantissime attività svolte, mi preme sottolineare quella de “la via delle foreste”- promossa in collaborazione con l’ottimo Luigi Gatti – una vera e propria immersione nei boschi (lo shinrin-yoku di cui abbiamo parlato tempo fa) del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi volta ad un ritrovato benessere grazie al potere terapeutico della natura.
I risultati aggregati del Test POMS, somministrato all’inizio e alla fine del percorso, riportano che la stanchezza è diminuita del 40% e la confusione del 34%. Anche la tensione e l’aggressività sono diminuiti, rispettivamente del 68% e dell’82%.
A La grande via sono poi seguiti altri ottimi libri che hanno approfondito diversi particolari aspetti, ma questo, a mio avviso, resta quello che più degli altri fa raggiungere una consapevolezza piena di come viviamo e di come dovremmo vivere. Morale della favola: mai etichettare i libri prima di averli letti!