Ho atteso con tanta curiosità e non poche aspettative questo “Tè e dolci del Giappone. Storia, miti, ricette” (Gribaudo, 2021, pp. 160, € 16,90) ultimo lavoro di Stefania Viti, giornalista e nipponista laureata all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Lo stile colto, appassionato, chiaro, e mai banale credo sia la chiave del successo di questa autrice, incredibilmente poliedrica e prolifica, che ha saputo – e sa! – raccontare il Giappone attraverso un taglio visuale particolarmente originale e coinvolgente.
La scorrevolezza del testo ed il fascino degli argomenti trattati, porta il lettore a non averne mai abbastanza, col risultato di leggere tutto il libro in pochissimo tempo… e poi rileggerlo per fissare gli aspetti più profondi di cui ne è pieno. Senza parlare di tutti quei concetti spesso “venduti” in modo volutamente complesso, e che qui appaiono estremamente comprensibili e facilmente assimilabili.
Un meraviglioso racconto che spiega con naturale efficacia tutto ciò che c’è da sapere sulla bevanda più conosciuta al mondo la cui nascita si perde negli intrecci tra storia e leggende. Una di queste vuole sia stato proprio Bodhidharma (il nostro caro buon Daruma) a dare origine alla pianta del tè, divenuto poi origine di quella che oggi definiamo esperienza estetica giapponese.
Cosa c’è di più semplice dell’offrire del tè a un ospite o a un amico? […] La nostra offerta diventa dunque una Via per migliorare noi stessi e per fare dei principi morali, estetici e di accoglienza una pratica di vita che partendo dalla chashitsu permea tutte le nostre azioni e la nostra visione del mondo.
Stefania Viti
Personaggi ed interviste
Ai personaggi che ne hanno esaltato l’esistenza fino ad elevarla a “cerimonia”, come il famoso Sen no Rikyū, l’autrice da’ ampio spazio ai protagonisti di oggi, come ad esempio Alberto Moro (Presidente dell’Associazione Culturale Giappone in Italia, nonché Maestro del tè) e Mitsuhiro Inokura (uno tra i più importanti produttori coltivatori di tè giapponesi). Segue poi la parte inerente alla tradizione dolciaria giapponese, quella delle fiorenti pasticcerie giapponesi in Italia (il cui trend è in continua ascesa nel nostro Belpaese), e dulcis in fundo (locuzione quanti mai azzeccata) quella sulle ricette.
Fa da cornice a questo incredibile quadro, un volume edito in maniera egregia. Dalle meravigliose fotografie al layout grafico, passando per la qualità della carta, tutto risulta squisitamente rifinito e curato nei minimi particolari. Ne è la prova, ad esempio, la scelta di non utilizzare il corsivo per le parole giapponesi per evitare, vista la loro frequenza, di rendere faticosa la lettura.
Per gli amanti della sintesi, un libro davvero imperdibile da leggere e rileggere e dal quale provare ad imparare a fare dolci gustosi come il tiramisù al tè verde matcha.