Il Kokedama, dal giapponese “perla di muschio“, è l’arte di coltivare piante erbacee perenni all’interno di una sfera di muschio. I kokedama, nati dal rispetto dei giapponesi per la Natura e dall’amore per le piante, si realizzano in modo simile al bonsai – dal quale ne attingono la filosofia di base – ma al posto di inserire le loro radici nel terriccio ed in un vaso, ecco la soluzione di utilizzare terriccio e muschio per formare una pallina.
Si presentano come una sfera, ma non è composta da terreno comune, bensì da un substrato di coltivazione creato ad hoc, al cui interno radicano le piante. Con la funzione di “copertura”, il muschio è il primo ingrediente dei kokedama.
La loro storia è di semplici origini, perché i kokedama sono nati come semplice alternativa dei bonsai. I più estrosi, infatti, creavano kokedama da appendere. Sono tante e diverse, sempreverdi e fiorite, le piante destinate a rimanere piuttosto piccole a causa delle esigue dimensioni della perla di muschio.
A differenza degli altri stili di bonsai, la sua storia non è così antica: si dice che l’idea derivi dalla tecnica Nearai, uno stile popolare durante l’epoca Edo in Giappone (1603-1868) dove il bonsai veniva estratto dal vaso per goderne la bellezza a tuttotondo.